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Sono state settimane di straordinaria mobilitazione. Questa giornata che si conclude allโinterno del โMonumento Naturaleโ di Corchiano รจ di grande importanza per il nostro territorio e per tutta la Tuscia. Cosรฌ ha aperto lโassemblea a conclusione della Marcia il Presidente del Biodistretto della via Amerina e delle Forre Famiano Crucianelli. Al centro di questa grande partecipazione di cittadini, di associazioni e di tutta la rappresentanza istituzionale da quella comunale a quella regionale, con la presenza importante della Diocesi di Civita Castellana.
Vi sono tre parole alla base di questa mobilitazione: irricevibile, inaccettabile, incompatibile, cosรฌ consideriamo lโipotesi di portare 95 mila mc di scorie nella Tuscia.
IRRICEVIBILE, perchรฉ la Sogin nellโ indicare 51 siti, 21 dei quali nella Tuscia, idonei per ospitare il deposito di scorie nucleari ha usato criteri vecchi, sbagliati e faziosi.
INACCETTABILE, perchรฉ i nostri territori sono ricchi di vitalitร sociale di eccellenze economiche, agricole, ambientali e storiche. Territori accoglienti, impegnati a costruire uno sviluppo sostenibile. Non รจ un caso che la provincia di Viterbo unica in Italia ha 4 distretti biologici. Noi non saremo, nรฉ vogliamo essere un territorio assistito, vogliamo essere protagonisti delle nostre vite, nรฉ accetteremo che altri possano compromettere il nostro futuro.
INCOMPATIBILE, noi siamo un territorio vulcanico, questa origine ci ha dato grandi virtรน naturali, ma anche un serio problema, ovvero unโalta radioattivitร naturale. Ripetiamo ciรฒ che ha detto e scritto lโOrdine dei medici: la Tuscia รจ incompatibile per la sua radioattivitร naturale con un deposito di tonnellate e tonnellate di scorie nucleari radioattive.
Questa marcia apre una seconda fase della nostra mobilitazione. Per mesi e mesi abbiamo fatto analisi, osservazioni critiche, dibattiti alle quali hanno partecipato cittadini, agricoltori, accademici ed esperti, da 10 mesi inutilmente abbiamo chiesto al ministro Fratin di rispondere e incontrare i 35 sindaci della Tuscia che avevano chiesto di confrontarsi con lui. Da oggi โla proposta e la protestaโ diventano mobilitazione popolare e istituzionale. Da questo territorio il testimone di una protesta che รจ di tutta la Tuscia, passa al territorio di Montalto e dellโarea Nord del viterbese. La nostra sarร una marcia itinerante che coinvolgerร tutte le comunitร e i cittadini della Tuscia.
Chi a Roma valuta e prende decisioni รจ bene che interloquisca rapidamente con le nostre ragioni. Noi siamo persone e comunitร laboriose e ragionevoli, ma non siamo disponibili a sopportare che le nostre idee siano calpestate, nรฉ siamo disponibili a subire lโarroganza di un ministro che, al di fuori di ogni logica politica, rifiuta di ascoltare le rappresentanze sociali e istituzionali dei nostri comuni.
Alla manifestazione hanno portato la loro testimonianza e la loro adesione il Vescovo della Diocesi di Civita Castellana Salvi, il Presidente della Provincia Romoli, la sindaca di Viterbo Frontini, i consiglieri regionali Pannunzi e Sabatini, lโon Rotelli, decine di sindaci, comitati contro le scorie, rappresentanze sindacali e del mondo agricolo, tantissime organizzazioni e associazioni della societร civile.