Il Ministero con qualche arzigogolo burocratico ha negato in questa prima fase della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ai Biodistretti la possibilità di partecipare come Soggetto Competente Ambientale.
Ignora o vuole ignorare il Ministero dell’Ambiente che il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre da più di dieci anni è impegnato nella tutela e valorizzazione dell’ambiente, dimentica che in questi ultimi due anni il Biodistretto della via Amerina e altri Biodistretti, comitati e della Tuscia sono stati fra i soggetti più attivi nel contrastare con “osservazioni” e con iniziative nel territorio proprio l’eventualità che nella Tuscia possa arrivare la mela avvelenata del deposito di 95mila metri cubi di scorie avvelenate.
Sempre lo stesso Ministero in violazione dell’articolo 13 della legge sul Biologico del 2022 e della stessa legge della legge regionale sulla promozione dei Biodistretti ha visto bene di ipotizzare proprio nel cuore dei Biodistretti del viterbese molti dei possibili siti della discarica nucleare. D’altronde il Ministro Picchetto Frattin è lo stesso che per mesi e mesi non ha mai risposto, né ha mai aperto un confronto e un dialogo con quei 35 sindaci della Tuscia che già all’inizio di questa brutta storia con una lettera avevano chiesto un confronto e una riflessione comune.
Con la VAS si apre una nuova e decisiva fase, tutti i comuni della Tuscia coinvolti, la Provincia hanno inviato osservazioni critiche al Ministero dalle quali si evidenzia la incompatibilità ambientale, sociale ed economica del nostro territorio con l’ipotesi del deposito di scorie nucleari. Sarà compito di tutte le realtà istituzionali, sociali, economiche e culturali portare là dove il popolo vive e lavora le ragioni e gli argomenti della nostra battaglia contro la discarica nucleare.
Il 16 gennaio a Civita Castellana riprenderemo quel percorso di iniziativa e di lotta che dalla grande manifestazione del 25 febbraio a Corchiano e dalla importante assemblea di Canino ci deve portare alla campagna d’informazione dell’inverno e alle grandi mobilitazioni della Primavera.
Dovrebbe essere chiaro a tutti, proprio a tutti che su una questione che ipoteca il presente e il futuro della nostra comunità l’ultima e decisiva parola non può che spettare ai cittadini dei nostri territorio.