Giusto Prezzo

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I prezzi riconosciuti agli agricoltori e in particolare ai produttori biologici sono in caduta libera. Problema che riguarda in particolare lo stesso settore delle nocciole che per lunghi anni era stata quasi l’unica attività remunerativa in agricoltura.

di Famiano Crucianelli

Le proteste degli agricoltori del passato inverno che avevano l’obiettivo di dare una nuova centralità e un futuro all’agricoltura non hanno avuto alcuna risposta, anzi per alcuni versi e paradossalmente sono state utilizzate per garantire le grandi lobby dell’agro – industria e per frenare la transizione ecologica in agricoltura.

I prezzi riconosciuti agli agricoltori e in particolare ai produttori biologici sono in caduta libera. Problema che riguarda in particolare lo stesso settore delle nocciole che per lunghi anni era stata quasi l’unica attività remunerativa in agricoltura. Mai come quest’anno l’industria sta praticando prezzi di acquisto irrisori mettendo a repentaglio la possibilità di continuare a produrre le nocciole e in particolare nocciole biologiche. Il problema è particolarmente acuto, anche perché veniamo da anni di crisi nella
produzione delle nocciole.


L’industria si inventa nuovi balzelli e nuovi artifici per pagare sempre meno il prodotto. Questa situazione è inaccettabile, è la ulteriore dimostrazione della miopia e dell’egoismo dell’industria alimentare che usa le bandierine italiane in Etichetta, ma poi compra a basso costo la materia prima all’estero.
E’ evidente l’assenza di una organizzazione di autodifesa degli agricoltori, da troppi anni le organizzazioni dei produttori sono state al servizio dell’industria piuttosto che dei produttori. Ora la situazione che permetteva guadagni generosi è radicalmente modificata e sarebbe necessario ed utile che i produttori si diano nuove forme di organizzazione veramente indipendenti.


Il Biodistretto non ha intenzione di assistere passivamente al declino del settore della corilicoltura bio, e di quei piccoli e medi produttori che sono sensibili e disponibili sia a produrre secondo i principi della sostenibilità e sia a liberarsi da un sistema che sta
lentamente soffocando gli stessi produttori.

Il Biodistretto si rende disponibile a sostenere la stessa organizzazione dei produttori, e quelle attività utile a ridimensionare l’arroganza e l’arbitrio dei “signori” dell’industria. Insieme ai produttori chiediamo da subito un “giusto prezzo “che riconosca il lavoro dei nostri agricoltori.