La bella e partecipata assemblea di Gallese sulla lettera intimidatoria di alcune associazioni di produttori, con la quale si chiede il ritiro dell’ordinanza sui “pesticidi “, è importante per molte ragioni.
Sia il Sindaco di Gallese, sia il presidente del Biodistretto hanno contestato radicalmente l’iniziativa di Assofrutti. E hanno polemizzato con Assofrutti, l’associazione più grande dei produttori di nocciole che contro ogni logica chiede la libertà di utilizzare il glifosato nelle campagne. Quel potente erbicida che è stato vietato in Svezia e in Austria, per il quale vi sono 11mila cause negli Stati Uniti, perché forte è il sospetto che possa danneggiare gravemente la salute degli umani e della stessa natura. Di grande interesse è stato l’analisi di Alessio Cupidi da anni proprietario di un’azienda biologica e che in un lontano passato da ricercatore del CNR ha collaborato con la stessa Monsanto, Cupidi ha svolto un’analisi “tecnica” sul glifosato e i rischi grandi per la natura e l’uomo. In secondo luogo, dagli interventi e dal dibattito è emersa con forza la necessità di una conoscenza dello stato di salute del nostro ambiente.
“L’utilizzo sconsiderato della chimica e dei pesticidi nella coltivazione del nocciolo quale inquinamento ha determinato e determina nel suolo, nell’acqua e nell’aria?” si è chiesto il sindaco Danilo Piersanti. Da qui la necessità, come ha sostenuto il presidente del Biodistretto Famiano Crucianelli di un radicale mutamento dei sistemi di produzione agricola e di un salto deciso verso l’agricoltura biologica. Sempre il presidente del Biodistretto ha posto il problema, a proposito dell’iniziativa del tavolo sui pesticidi convocato dal prefetto, di un rispetto delle regole e delle competenze istituzionali: “Il prefetto si occupi di far rispettare le leggi, il merito di ordinanze, regolamenti e leggi spetta ai comuni, alle regioni e al Parlamento , in questo contesto è inspiegabile la latitanza della provincia “. Il sindaco Piersanti ha ribadito, a proposito di un’ordinanza comune fra i diversi enti locali, il diritto – dovere del sindaco di emettere l’ordinanza “sia sulla base della specificità di un territorio, sia sulla base della personale interpretazione del principio di precauzione. La responsabilità di tutela della salute dei cittadini è in primo luogo del sindaco”.
Crucianell, ha concluso il suo intervento su una questione decisiva : “ di fronte ad un contenzioso fondamentale per la salute dei cittadini e per il futuro dell’ambiente come quello sollevato dall’uso scriteriato dei pesticidi non solo è legittimo , ma anche doveroso dare la parola al popolo “.