“L’aggressione della Coltivatori Diretti e di alcune associazioni di produttori contro il sindaco di Nepi e contro quei comuni che vietano l’uso del glifosate, è irresponsabile e dannosa per l’intero territorio.”
Irresponsabile, perché si vuole negare ai sindaci che hanno il diritto – dovere di tutelare la salute delle loro comunità di usare “il principio di precauzione” nei confronti delle possibili conseguenze del glifosate. Un erbicida pericoloso per la salute di agricoltori, giardinieri e cittadini come è testimoniato da una letteratura scientifica sterminata e dalle decine migliaia di cause di fronte ai tribunali americani contro la Monsanto – Bayer che questo erbicida ha prodotto e produce. Dannosa per il territorio, perché l’uso scriteriato della chimica in agricoltura pregiudica la fertilità futura delle nostre campagne e inquina quel bene primario che è l’acqua.
Ancora una volta si privatizzano i guadagni e si socializzano i danni, si danneggia il bene comune, si compromette il futuro delle generazioni che verranno e si svuota di ogni significato quella transizione ecologica della quale tanto si parla e che dovrebbe vincolare scelte e comportamenti concreti.
Deve essere chiaro che se questo atteggiamento da parte delle Associazioni di categoria e dei produttori dovesse continuare, noi, come Biodistretto, saremo con i sindaci in tutte le sedi e soprattutto chiederemo ai nostri cittadini e alle nostre comunità di pronunciarsi con tutti gli strumenti della democrazia su questioni che sono fondamentali per la loro salute e per il destino delle future generazioni.
Il Biodistretto della Via Amerina è strenuamente impegnato nel contrastare la possibilità che nella Tuscia si realizzi il sito nazionale di centomila tonnellate di rifiuti radioattivi. Lo facciamo con tanti argomenti, uno su tutti, ovvero la volontà di preservare e migliorare la “sostenibilità” ambientale del nostro territorio, questi signori che vogliono distribuire erbicidi come acqua fresca nelle nostre campagne, non stanno facendo un buon servizio a questa battaglia contro le scorie nucleari che pure dovrebbe essere una causa comune.