Replica del Presidente Famiano Crucianelli al Presidente di Confagricoltura.
Sono francamente sorpreso dal tono e dalla superficialità del commento del presidente della Confagricoltura Remo Parenti alla nostra conferenza stampa di venerdì 1 luglio sul valore dell’acqua. Mi sorprende il tono, più da Bar dello sport che di persona civile, quale Parenti è. Meno mi sorprendono i contenuti del suo intervento o meglio i non contenuti. Il Presidente della Confagricoltura ripete l’ovvia considerazione che l’agricoltura ha bisogno di acqua, banale, perché è noto a tutti, salvo a qualche sprovveduto interessato, che in Agricoltura si usa nel mondo il 92% di acqua dolce, e in Italia il 70%. Il problema che responsabilmente bisognerebbe porsi è cosa fare, quando l’acqua diventa e diventerà sempre più scarsa. Di questo abbiamo discusso e su questo abbiamo avanzato sette proposte: dal recupero alla potabilità del Lago di Vico alla irrigazione intelligente, dagli invasi e l’uso delle cave ai depuratori, dalla utilità della coltivazione biologica al controllo del consumo dell’acqua, per finire con una grande campagna formativa e informativa sul risparmio di acqua. Su tutto ciò nelle parole del presidente della Confagricoltura è profondo buio.
Né si dice nulla sul grave errore di estendere la coltivazione intensiva dei noccioleti fuori dalle zone di vocazione naturale, cosa che significa un uso irragionevole di acqua.
L’ossessione di Parenti è il nostro sostegno al Biologico, non voglio ripetere, come hanno fatto autorevoli professori universitari, il valore che il biologico permette per un consumo razionale dell’acqua, voglio solo ricordare che non il Biodistretto, ma è la Commissione europea che chiede di triplicare la superficie agricola utile (SAU) dall’8 al 25%, ricordo anche che il Biodistretto ha sostenuto con determinazione la legge italiana di sviluppo del Biologico, ma il più autorevole sostenitore della legge sul Biologico, anche là dove si parla di Biodinamica, è stata la Coldiretti nazionale.
Da ultimo Parenti ricorda la “promessa” del Biodistretto di aprirsi alle aziende. E questa non è una promessa, è un impegno statutario, con un dettaglio che Parenti dimentica: parliamo di Aziende biologiche che sono e saranno sempre le benvenute.
Famiano Crucianelli
Presidente del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre