Il 2 marzo al Museo Scacchi di Gallese è stato presentato il progetto Redream finanziato dalla commissione europea che permetterà di fondare la prima comunità energetica nel territorio del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre nel Comune di Gallese. All’iniziativa hanno preso parte esponenti degli altri paesi convolti nel progetto, Croazia, Spagna e Regno Unito.
Famiano Crucianelli, presidente del Biodistretto, ha sottolineato come questa iniziativa sia solo un primo passo, perché si intende estendere le comunità energetiche in tutti i comuni del distretto biologico. L’ energia ha per il Biodistretto un valore speciale, perché il cambiamento climatico impone un mutamento radicale del modello energetico. Energia rinnovabili e non più energia dai combustibili fossili. Le comunità energetiche sono la grande opportunità, perché i cittadini possano gestire direttamente un bene essenziale come la produzione di energia.
Le comunità energetiche, prosegue Giacomo Nardoni, assistente esecutivo del progetto, sono associazioni di cittadini, enti pubblici e aziende il cui obbiettivo è quello di produrre l’energia rinnovabile grazie all’istallazione di un impianto fotovoltaico comune. L’energia prodotta dalla comunità viene utilizzata dal socio che ospita fisicamente l’impianto per l’autoconsumo, l’energia che non riesce consumare viene immessa in rete. Se i soci della Comunità usano questa energia la comunità riceverà degli incentivi dallo Stato, che verranno redistribuiti tra i soci della Comunità. L’investimento per la costruzione dell’impianto viene ripagato i primi anni con gli incentivi dell’energia condivisa.
Un sistema quello delle comunità energetiche già ampiamente consolidato in Regno Unito, dove prosegue Alison Turnbull, ci sono circa 400 comunità energetiche. Anche in Spagna le comunità energetiche stanno aumentando molto rapidamente. Questo sistema, sottolinea Alvaro Sanchez Miralles, permette ai cittadini di prendere parte alla transizione energetica europea.